Ogni anno in Italia vengono registrati 1.200 episodi di aggressione ai danni dei lavoratori della sanità (fonte dati: Croce Rossa Italiana). A partire da quest’anno, è stata istituita dal Ministero della Salute, con l’impegno anche della Regione del Veneto, una giornata nazionale, che ricorre il 12 marzo, dedicata all’educazione e alla prevenzione contro la violenza verso gli operatori sanitari e socio-sanitari.
Azienda Ospedale Università di Padova è a fianco di tutte le persone che lavorano nelle nostre strutture e difende con forza il loro diritto all’incolumità. L’Ospedale è il luogo della cura, della guarigione, dell’ascolto e della vita e non può accettare di essere un luogo in cui si pratica violenza.
La nostra campagna di comunicazione, che si inserisce nel contesto della comunicazione attivata dalla Regione Veneto, si impegna a trasmettere questo messaggio
"Chi rompe paga? No, paghiamo tutti. Gli oggetti si riparano, le persone no"
Il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben, in occasione della Giornata nazionale, nel corso di una conferenza stampa di lancio della Giornata, ha dichiarato: “Per l’ospedale è importante ribadire con grande forza che siamo impegnati sul tema della violenza sui sanitari e che il nostro impegno si traduce in azioni concrete, azioni di educazione e informazione nei confronti degli utenti. Abbiamo per questo lanciato una serie di importanti iniziative di comunicazione, alle quali si affianca un percorso di sostegno e attenzione dedicato ai sanitari vittime di minacce e violenze”.
“Le aggressioni verso gli operatori si sono quadruplicate dal 2019 al 2021” ha spiegato la dott.ssa Bianca Rossato, responsabile della Formazione dell’Azienda. “I fatti scatenanti di queste aggressioni sono molti: la causa maggiore è la carenza di informazioni che hanno le persone. Per intervenire in questo aspetto bisogna costruire delle reti numerose e variegate che possano agire sull’informazione e sulla comunicazione sanitaria. Seguendo le linee guida della Regione, l’Azienda ha attuato una serie azioni volte alla creazione di questa rete.”
“
Il fenomeno violenza in pronto soccorso: è uno dei motivi che sta segnando gli operatori sanitari negli ultimi anni, tanto più in Pronto Soccorso. I sanitari hanno conseguenze importanti: burn-out, depressione, richieste di allontanamento. Questo fenomeno non riguarda solo l’Azienda, ma tutto il territorio nazionale. Bisogna che entri nella cultura del cittadino che colpire un operatore sanitario è come colpire uno della nostra famiglia, una persona il cui scopo è prestare aiuto al prossimo”, ha detto il
Direttore del Pronto Soccorso, il dott. Vito Cianci.
L’invito finale, che arriva dal
comandante della Divisione Anticrimine della Questura di Padova, Giuseppe Maria Iorio, è quello di denunciare le aggressioni subite. “
Abbiamo visto che il numero delle aggressioni è aumentato negli ultimi anni, eppure non abbiamo un quadro completo della realtà perché molti operatori ancora non denunciano le violenze - specialmente verbali - che subiscono. Non c’è altra soluzione, bisogna denunciare.” Davvero importante il ruolo del punto che la Polizia di Stato conserva all’interno delle strutture dell’ospedale. Un presidio sempre pronto a intervenire, anche per quanto riguarda le azioni di prevenzione e informazione.
Puoi scaricare il materiale informativo al seguente link:
12 marzo Campagna di comunicazione