L'impegno dell'Ospedale per i profughi ucraini
giovedì 21 Aprile 2022
Durante una conferenza stampa di approfondimento è stata illustrata ai giornalisti una sintesi delle principali attività che ha messo in campo l'Azienda Ospedale-Università di Padova per i profughi ucraini, con particolare attenzione per l'ambito pediatrico. Dall'inizio della guerra in Ucraina, nell'Ospedale di Padova sono stati accolti 23 pazienti, di cui otto adulti e 15 bambini. Attualmente, al 20 aprile, sono ricoverati cinque bambini e un adulto. Si sono registrate, nella struttura ospedaliera, anche due nascite di piccoli da mamme fuggite dal conflitto.
I piccoli pazienti giunti in Ospedale sono bambini con malattie complesse, che necessitano di cure di alto livello e specializzazione.
Per quanto riguarda le patologie dei minori, si registrano:
- cinque malattie encoematologiche
- tre malattie neurologiche
- due malattie congenite malformative
- due malattie covid-correlate
Tutti i bambini ucraini che sono stati accolti nel nostro Ospedale hanno percorso strade diverse. Alcuni di loro avevano delle conoscenze e dei legami familiari in Veneto, altri sono stati supportati da associazioni di volontariato che si sono, poi, rivolte all'Ospedale. Altri ancora - sette bambini - sono stati aiutati dalla CROSS (Centrale remota operazioni soccorso sanitario).
"Voglio ringraziare tutto il nostro personale, medico, sanitario e assistenziale, che si sta dedicando dietro le quinte a un lavoro straordinario per permettere di accogliere queste persone e questi bambini che hanno vissuto l'esperienza drammatica della guerra" ha dichiarato il Direttore Generale dell'Azienda Ospedale-Università di Padova, Giuseppe Dal Ben.
"E' una sfida nuova quella che stiamo vivendo - ha spiegato ai giornalisti la prof.ssa Liviana Da Dalt, direttrice del Dipartimento Salute della Donna e del Bambino - ma le patologie gravi che prevalgono sono quelle note anche nei nostri bambini. I numeri dei casi più gravi sono numeri molto piccoli, e la Pediatria di Padova sta mettendo a disposizione di questi pazienti e delle loro famiglie tutte le cure necessarie e tutto il supporto possibile. Vogliamo fare il massimo verso questi bambini svantaggiati".
Ultimo aggiornamento:
02/05/2022