Nuovi orizzonti terapeutici per lo scompenso

 

Lo scompenso cardiaco rappresenta una delle principali sfide della cardiologia moderna, con un impatto crescente in termini di prevalenza, ospedalizzazioni e mortalità. La complessità della sindrome richiede un approccio integrato e multidisciplinare, capace di coniugare innovazione scientifica, personalizzazione terapeutica e collaborazione tra diverse competenze specialistiche.
Negli ultimi anni la terapia farmacologica ha vissuto una vera e propria rivoluzione: l’introduzione degli ARNI, degli SGLT2-inibitori e di molecole mirate alla modulazione del rimodellamento cardiaco ha radicalmente modificato la prognosi e ridefinito lo standard of care. L’ottimizzazione delle terapie tradizionali in combinazione con i nuovi farmaci permette di disegnare percorsi di trattamento sempre più personalizzati ed efficaci.
Accanto alla farmacologia, un ruolo determinante è ricoperto dalle terapie non farmacologiche. Le strategie elettriche – dalla resincronizzazione cardiaca al pacing fisiologico, fino ai defibrillatori impiantabili di ultima generazione – rappresentano strumenti consolidati per ridurre la mortalità e migliorare la qualità di vita. Parallelamente, le terapie interventistiche ed emodinamiche hanno aperto nuove prospettive: dal trattamento percutaneo dell’insufficienza mitralica o tricuspide, alle procedure di supporto meccanico ventricolare, fino agli approcci cardiochirurgici per i casi più complessi.
Il congresso si propone di esplorare a 360° il panorama delle strategie terapeutiche nello scompenso cardiaco, coniugando innovazioni farmacologiche e soluzioni non farmacologiche – elettriche, emodinamiche e cardiochirurgiche – in un’ottica di medicina integrata e personalizzata. Sarà un’occasione di confronto tra esperti per analizzare le più recenti evidenze scientifiche, discutere le sfide quotidiane della pratica clinica e delineare le prospettive future nella cura dello scompenso.