Visite ed ecografie gratuite per prevenire le malattie della tiroide

L'UOC di Endocrinologia del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova in collaborazione con l’Associazione Campus Salute ONLUS e Croce Verde torna a Padova per una giornata di prevenzione delle disfunzioni tiroidee.

     L’iniziativa è dedicata alle studentesse e agli studenti dell’Università nonché al personale strutturato e non di Ateneo, con visite ed ecografie della tiroide gratuite presso un ambulatorio mobile della Croce Verde nel piazzale dell’edificio della Ex Semeiotica Medica in via Ospedale Civile 105.

 

                                                                            

L’iniziativa nasce a favore della prevenzione, il coordinamento è ad opera dell'Endocrinologia dell’Azienda Ospedale - Università di Padova diretta dalla prof.ssa Carla Scaroni con il contributo dei collaboratori prof.ssa Caterina Mian, dr. Jacopo Manso, dr. Giacomo Voltan, dr. Filippo Ceccato, dr.ssa Susi Barollo, dr. Loris Bertazza, dr.ssa Maria Chiara Pedron e dr. Alberto Mondin.

 

Lo iodio è il costituente fondamentale degli ormoni tiroidei e in presenza di carenza iodica lo spettro dei quadri clinici associati è estremamente variabile in rapporto al grado di carenza, al momento in cui essa si instaura e alla sua durata.

Il Gozzo, la patologia nodulare tiroidea e quadri disfunzionali di vario grado e entità, come l’ipertiroidismo, sono le condizioni cliniche che più frequentemente si associano ad una carenza iodica anche lieve nella popolazione; la carenza iodica durante la gravidanza può accompagnarsi a disturbi neurologici di diverso grado ed entità quali deficit dell’attenzione, iperattività o difetti cognitivi minori con ridotte performance scolastiche nel bambino.

L'UOC di Endocrinologia da almeno 30 anni opera nella Regione del Veneto con programmi di sensibilizzazione sull'importanza dello iodio per la salute, con periodiche ricognizioni per valutare lo status iodico nella popolazione e con diverse iniziative di screening per valutare la presenza di disfunzioni tiroidee e patologie nodulari.

In questo lungo periodo abbiamo assistito all’incremento dell’utilizzo di sale iodato nella nostra Regione che, con l’ultima ricognizione, per la prima volta è risultata essere iodo-sufficiente, sebbene siano emerse alcune criticità legate ad uno status iodico ancora sub-ottimale nella donna in età fertile.

Il miglioramento dello status iodico recentemente osservato è certamente da attribuirsi all’aumento dell’uso del sale iodato. Tuttavia, anche il consumo regolare di latte e prodotti caseari, quali formaggio e yogurt, hanno contribuito in modo rilevante al miglioramento dello status iodico della popolazione presa in esame.

L’iniziativa di quest’anno, patrocinata da Azienda Ospedaliera e Università di Padova e supportata dalla Fondazione Cariparo, ha lo scopo di sensibilizzare il consumatore sull'importanza delle abitudini alimentari, necessarie per garantire un apporto iodico adeguato.

Caterina Mian